la Feltrinelli I Libri e Musica
Via Italia 41, Monza
Tel. 039 323949
Giovedì 14 Maggio 2009 – ore 21.00
Presentazione del libro di poesie
“Oscuro ma vivo” di Simona Di Dio
Presentazione critica di Maria Organtini – presidentessa del Cenacolo dei poeti ed artisti di Monza e Brianza, istitutrice del premio letterario sezione poesia “Città di Monza”
Lettura poetica di Antonio Pistillo
Accompagnamento musicale del maestro di violino Gian Maria Bellisario
Nella lettura di questi testi poetici di Simona Di Dio, si entra in punta di piedi, in silenzio come accade quando aprendo la porta di una chiesa ci accoglie il silenzio delle sue navate, il profumo degli incensi aggrappati alle pareti e i legni ricchi di genuflessioni.
La sua poetica intimista ma diretta ai significati estremi nati da un vissuto che si fa palese, ma che non invade il territorio altrui perché resta ancorato alle sue esperienze: simili, possibili, mai imposte al suo fruitore. Molte di queste poesie sono dedicate all’amore sia carnale che spirituale, espresse con genuina semplicità, frutto di una maturata e sofferta realtà di cui la poetessa è cosciente avendo fatto proprio il valore positivo dell’esperienza.
Passione e sincerità sono i pregi di questo libro “originale” che si legge con attenzione e prudenza perché quando un’anima sceglie di esprimersi in versi è un dono da accogliere con amore.
Scrive l’autrice: “Ci si aspetta da ogni poeta un forte impegno morale che narra visioni poetiche tale da lasciare una traccia significativa nella letteratura contemporanea, dove ogni componimento lirico rappresenta uno splendido disegno di canto vorticoso, unico nel suo genere. La poesia ha bisogno, nei suoi limiti etici ed estetici, di comunicare le proprie trepidazioni e conoscenze. Ogni singolo testo poetico mi spinge alla ricerca di me stessa, in un’introspezione totalitaria a volte contraddittoria tra sacro e profano…Questo libro di poesia nasce da un’esigenza profonda e spirituale, quando scende la notte si rivive l’illuminazione mistica e profondamente trascendente, quasi fosse un’unione con la preghiera poetica, dove angeli e demoni muovono sillabari invisibili, oltre i propri fondali, lì dove ristagnano le paure e le virtù.
Quando la propria mente rischiara tutto ci appare luminoso ecco che la gabbia degl’angeli si apre liberando il canto dell’anima, mostrandoci nuove bellezze”.
Per informazioni:
Maria Chiara Nicolini / Carmen Figueroa Vargas
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